Finalmente in arrivo! / Coming soon, finally!

Come si sente [scroll down for English] una persona quando finalmente arriva alla conclusione di una traduzione su cui lavora da oltre vent’anni?  Il mio cuore batte forte. Fisso la copertina. Il legame che mi collega all’autore originale, morto da più di un secolo, diventa una corda di seta multicolore.

Tuscan Tales: the fantastic fables of Emma Perodi sta per essere presentato al mondo. E io volo su una nuvola.

Da quando ho conosciuto il libro più famoso di Emma Perodi, Le novelle della nonna. Le fiabe fantastiche, ho voluto tradurlo. Era una ragazza madre e fumatrice di sigari in un periodo in cui quei fatti innalzavano ostacoli insormontabili sul cammino di una donna, eppure lei perseverava.

Il suo libro è stato pubblicato in italiano più di una dozzina di volte da quando è apparso per la prima volta in forma seriale nel 1892; è stato inserito in collezioni di fiabe classiche accanto ad autori come Hans Christian Andersen e i fratelli Grimm; è stata una stretta collaboratrice di Carlo Collodi; le sue opere hanno dato vita a mostre e a un parco letterario. Allora perché è sconosciuta al di fuori dell’Italia?

Non sono né una studiosa né un’esperta di letteratura del XIX secolo; sono una lettrice, una traduttrice, una donna. L’unica spiegazione che mi viene in mente è che lei (come molte altre scrittrici) è state vittima di un sistema patriarcale che rende più facile per gli uomini emergere e farsi notare. È stato detto che era ambiziosa e combattiva, la mia ipotesi è che queste parole siano la connotazione negativa di qualità ammirevoli come l’intraprendenza e fermezza. Sono cresciuta aspirando ad avere queste qualità personali e, finalmente, consegnare l’opera di Emma Perodi al mondo intero è una vittoria.

How does a person feel when they finally reach the conclusion of a translation that they’ve been working on for over twenty years?  My heart is aflutter. I gaze at the cover. The link that connects me to the original author who died more than a hundred years ago becomes a multicolored silk rope.

Tuscan Tales: the fantastic fables of Emma Perodi is about to be released to the world. And I’m floating on a cloud.

Ever since I was introduced to Emma Perodi’s most famous book, Le novelle della nonna. Le fiabe fantastiche, I’ve wanted to translate her work. She was a cigar-smoking, unwed mother at a time when those adjectives erected stone walls across a woman’s path, and yet she persevered.

Her book has been republished in Italian over a dozen times since it first appeared in serialized form in 1892; it’s been included in collections of classic fairy tales alongside authors such as Hans Christian Andersen and the Brothers Grimm; she was a close colleague of Carlo Collodi, the author of The Adventures of Pinocchio; her work has spawned special exhibits and a literary park. So why is she unknown outside of Italy?

I’m not a scholar or expert on 19th-century literature; I’m a reader, a translator, a woman. The only explanation I can come up with is that she (like many other female writers) has been a victim of a patriarchal system that makes it easier for men to rise to the surface and be noticed. It’s been said she was ambitious and combative, my guess is that those words are the negative connotation of admirable qualities such as resourcefulness and assertiveness. I was raised to aspire to those personal qualities and finally delivering Emma Perodi’s work to the greater world feels like a victory.

 

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